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UncategorizedI buoni propositi pre-vacanzieri - Insurance Trainer

 

 

 

 

Siamo oramai nella fase del primo vero bilancio annuale, ovvero se abbiamo rispettato, almeno in parte, i “buoni propositi” di fine anno fatti nell’ultimo dicembre. Di pari importanza, sono i “buoni propositi” pre-vacanzieri. 

Ebbene sì! Ogni anno, in realtà 2 volte all’anno e nemmeno con frazionamento semestrale, ci proponiamo i cosiddetti “buoni propositi” per iniziare in modalità diversa. Promettiamo a noi stessi che sarà un anno nuovo, diverso, pieno di nuove avventure, probabilmente in un altro contesto mi verrebbe da dire che tutti questi “buoni propositi”, sono fatti apposta per sollecitare la benamata amigdala. Poi dopo, mi sveglio dal torpore del primo sonno, metto i piedi a terra, raziocinio il tutto, mi rendo conto che non sto approcciando a degli scienziati che studiano il cervello e le sue funzioni, e che soprattutto sempre di Consulenti stiamo parlando, tra l’altro Assicurativi. Per me, alla voce Assicuratore dovrebbero inserire, oltre alla già lunga spiegazione, persona che vive di “buoni propositi”!

Proviamo incessantemente a darci degli obiettivi “Temporali”, ci diciamo con ostinazione per 2 volte all’anno (escluso periodi di fermo forzato in tal caso il numero di promesse da “buoni propositi” aumentano sensibilmente), che quando ritorniamo: non commetteremo lo stesso errore, faremo in modo diverso, saremo più propositivi e proattivi, faremo squadra con il nostro Team per raggiungere un obiettivo comune, non lasceremo niente/nulla al caso, saremo più brillanti che mai, non molleremo di un centimetro. 

… VORREI ESSERE SMENTITO! ORA!!!

Purtroppo so bene che non posso essere smentito, anche da chi raggiunge obiettivi singoli o di gruppo importanti. Il perché per questi ultimi, è molto semplice, perché si può sempre fare di meglio. Da qualche parte ho letto che “Il coraggio è quello delle 3 del mattino. Cosa sono le 3 del mattino? È l’ora peggiore, è l’ora in cui si è soli. L’ora in cui si deve fare i conti con la propria vita, ma soprattutto si fanno i conti veri, quelli che non tornano”! 

Ecco, io sfido chiunque legga questo articolo di blog, a dirmi se non gli è mai capitato un fatto del genere. Se a quell’ora, ritrovandosi svegli nella notte più profonda, anche per solo un attimo, non gli è preso un momento di sconforto, legato alla sua vita privata, familiare, professionale, produttiva, ecc. In quel momento devi attivare i “buoni propositi”. Che si tratti di privato o professionale, è in quel momento che DEVO ATTUARE I MIEI “BUONI PROPOSITI”! NON C’E’ TEMPO MIGLIORE. 

A chi sta leggendo ed ancora non si è voluto rendere conto della forte affermazione su citata, senza tanti giri di parole noi di Insurance Trainer chiediamo: quale parte dell’espressione “DEVO ATTUARE I MIEI BUONI PROPOSITI”, non è chiara?

Per esperienza fatta sul campo nel guidare reti commerciali sia interne che esterne, la vera spada di Damocle per i consulenti sta in quella parolina “ATTUARE”, mettere in atto, azionare, spingere sul tasto on. Ecco quello che fatto cento, 101 volte manca, è il mettere in azione i “buoni propositi”. Vi torna?

Buone vacanze, anzi “Buoni Propositi” attuabili.

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Francesco Cassese

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